LA SQUADRA COLOR BERGOMI

sabato, ottobre 27, 2007

Il monoRadico / 5

venerdì, ottobre 26, 2007

IL RADICO - RED EAGLES 2-2

Chissà cosa avranno pensato i Red Eagles a fine partita, quando lo spogliatoio del Radico si è trasformato in un carro festante del carnevale di Rio, carico di pasticcini, cocacola e spumantino. Che prospettive può avere una squadra che festeggia dopo un pareggio alla seconda di campionato? Più o meno le stesse di un nigeriano lasciato mezzo nudo in un vicolo di Trondheim. Ma il Radico non festeggerà mai per un pareggio, per lo meno non in giorni che non segnino anniversari particolari. Ai fini della classifica, infatti, il segno X in schedina rappresenta una nota stonata nel giorno del compleanno della Fayna, che avrebbe dovuto calpestare il campo non solo per le foto di rito, se solo esistesse una giustizia sportiva al di sopra di quella che punisce i napoletani quando fanno troppi botti al San Paolo.
Fayna a parte, il Radico versione "Black Bergomi" ha affrontato la seconda di campionato senza poter contare nemmeno su Robbie, pilone difensivo e pure goleador, alle prese con un ginocchio problematico. Il potere decisionale di Mister Paul si riduce quindi al reparto offensivo, mentre Siry tra i pali e la coppia Ballero-Pelly saranno le costanti della partita. A sorpresa parte in panca il KaCà (Kapakkia-Calò) e viene data fiducia a Miki dalle scarpe rosse. Il campo umido e la palla scivolosa non facilitano la messa in atto degli schemi bergomini, ecco allora che Pelly prende in pugno la situazione e si inventa la variante: con un colpo alla Tiger Woods pesca Diegao, che lascia partire un destro angolato che scrolla la rete come un battipanni. Radico in vantaggio, esplode la panchina di Mister Paul. Col Sire che para tutto e i suoi sudditi che amministrano il vantaggio, si arriva al fischio di fine primo tempo, in anticipo di tre minuti rispetto al cronometro della panchina bergomina. Nella ripresa il turnover vede Bonnie e Diegone in zona gatorade, ma in occasione del loro ingresso in campo le Aquile Rosse approfittano di una rimessa battuta maliziosamente per acciuffare il pari. Tutto da rifare per un Radico poco brillante ma anche sfortunato sotto porta. Momenti di gelo quando il Ballero si concede uno stop alla Amauri in area, ma l'arbitro lascia correre anche in virtù della legge non scritta secondo cui il difensore non pressato può anche improvvisarsi portiere. Ma per ogni legge rispettata una legge è violata, ed ecco che le Eagles trasgrediscono quella del Sire, bucandolo una volta più del consentito: è il 2-1. Un gol che fa scuotere la testa alla panchina presieduta da Mister Paul, forte della sua cravatta gialla infilata sotto la felpa a zip azzurra. Azzurra come la speranza, quella che non muore mai, di trovare una giocata, un guizzo, un'invenzione che porti al 2-2. Ci provano Diegao e Adepayor, ma senza fortuna. Poi succede che il destino del Radico si concede al piede di Calò, un piede dissidente, ma di cui ci si può fidare. Il suo tocco vellutato bacia l'umida ragnatela appesa all'incrocio dei pali e ci regala un punto che vuol dire imbattibilità. Ed è il punto da cui ripartire, dopo la settimana di pausa.

mercoledì, ottobre 24, 2007

Men in black sfidano Red eagles

Si fanno chiamare Red eagles, ma dalla documentazione ufficiale Sportland risulta giochino in maglia bianco-blu. Un motivo in più, per i Beppe-boys, per iniziare a sfoggiare la pregiata divisa nera, incubo di ogni avversario e delizia per il palato di chi ci vuole ninja della notte.
Neri dalla testa ai piedi, con la sola esclusione del faccione dello Zio, ad illuminarci la serata. Per chi volesse approfondire l'argomento, la prima occasione buona si presenta questa sera, e non saranno certo né il Dottor House né il magico Muilan ad impedirvi di sintonizzarvi su Batman Begins. La scena iniziale in cui si libera di svariate decine di ninjas vi aiuterà a capire lo spirito con cui venerdì sera scenderemo in campo. Battaglieri e gasatosi.

nella foto, Michael travestito da ninja si allena tentando di fare irruzione in casa Ballerazzi

domenica, ottobre 21, 2007

Il monoRadico / 4

sabato, ottobre 20, 2007

IL RADICO - DINAMO ARZAGA 4-1

Si sentiva nell'aria, l'emozione della prima. A cinque giorni dall'avvio del torneo, ecco l'esordio assoluto dei Bergomini al Radi Sam Yen, un catino che ribolle d'entusiasmo. Alle ore 21 tutti agli ordini del fischietto argentino chiamato a gestire Radico e Dinamo Arzaga: l'avvio è a rischio d'infarto, con la prima conclusione degli ospiti che sbatte sul palo per poi percorrere la linea di porta siresca. L'affrettato grido di esultanza degli Arzaga è soffocato dal pesante sospiro di sollievo dei Bergomaschi, pronti a vendicare con gli interessi il tentativo di gol avversario. Seguono una decina di minuti di possesso palla prevalentemente zio, con l'alternanza dei primi cambi e un gol sfiorato da Kapakkione, e finalmente, su un'incursione di Robbie alla Desailly contro il Barcellona, la partita si sblocca. E' di un difensore il primo gol stagionale, giusto così per una squadra che predica calcio portando l'effigie di Beppe sul petto. Non sia mai, però, che dopo il primo gol ci si chiuda a riccio, non è questa la filosofia di mister Paul, impeccabile alla prima uscita coi suoi nuovi discepoli. Come da manuale, il Radico prosegue nella ricerca del gol, e unendo all'esperienza calcistica un po' di malizia rugbystica, ecco che Diegao si inventa una mischia in area che favorisce la meta del Depa. Due a zero. E' ancora una combinazione Diegao-Depa che porta a tre i gol del Radico: festa grande, mentre la Dinamo inizia a perdere la trebisonda. L'intervallo è all'insegna dei variopinti colori del gatorade e della pace dei sensi, ma come le api pungenti si nascondono tra le profumate rose, le insidie peggiori si occultano nei contesti meno scontati. E' il caso del destino della Fayna, destino ingrato e insensato, che gli riserva una frattura all'esordio pochi secondi dopo la ripresa del gioco. Nei sette minuti spesi in campo nel primo tempo non c'era stato nessun segnale di logorio da parte del quinto metatarso della sua zampa destra, ma al primo scatto della ripresa l'ossicino fa crack. In un secondo vanno in fumo mesi di attesa, di ideali e di propositi. Inutile aggiungere altro.
"The show must go on" - intona lo spietato dio del calcio - e la partita prosegue per altri 22 giri d'orologio. Si fa male anche Robbie, diagnosi tuttora da verificare, ma in difesa spicca la presenza di un Pelly versione "the wall". Benissimo anche il Sire, sempre pronto quando viene chiamato in causa nonostante le scarpe antinfortunistiche impostegli dal direttore di gara. Diamo la colpa a loro, se a metà della ripresa ci scappa il gollettino. Il risultato di 3-1 non scandalizza mister Paul, che lascia in campo la Kapakkia venendo ripagato con un gol di tacco che gustato al replay si rivela di suola. Finisce 4-1, ma le lezioni di arte sono appena cominciate.

Nella foto di squadra: un Ballero in versione "Cristo risorto" si staglia a comando della prima linea richiamando nello schema artistico La zattera della Medusa di Théodore Géricault.

giovedì, ottobre 18, 2007

Manca poco...

A poche ore dal calcio d'inizio che sancirà l'esordio dei Beppe-boys, vogliamo mostrarvi un filmato inedito, destinato a entrare nella storia per la straordinarietà dei suoi contenuti.
Nelle immagini, sconsigliate ad un pubblico poco zio, potrete vedere uno degli escamotage utilizzati dagli attaccanti avversari per bucare il Sire: l'autorete. Pare infatti che solo le deviazioni dei compagni riescano a scardinare la saracinesca umana, programmata per opporsi a qualsiasi tentativo nemico ma, come tutte le macchine, impotente dinanzi alla voce del padrone.
Per i veri intenditori, inoltre, le prime prove di ziata da parte di Kapakkione: stop, doppio passo solitario, no-look con rotazione completa della testa. Il fatto che poi perda palla è un dettaglio poco zio.

venerdì, ottobre 12, 2007

Il monoRadico / 3

Corydoras - Il Radico 2-3

Prove di campionato. Si può definire così la serata trascorsa sul sintetico della Milanese Corvetto, campo di casa dei Corydoras, squadra che farà compagnia ai Tapposht nel girone G. Sensazioni positive, risultato positivo, ma anche screzi, in particolare a fine gara in merito al numero di Tronkyes spacciati da Kapakkione. La Ferrero aprirà un'inchiesta a proposito, e la Kapakkia rischia da una a due giornate di squalifica.
Dall'amichevole, programmata per simulare l'atmosfera che vivremo a partire dalla prossima settimana, è emersa in primo luogo una strana attitudine difensivista, come se ce l'avessimo stampata sul petto. Tanti passaggi in difesa, ma pochissimi spunti per le punte: ecco che quindi in un'ora di gioco gli zii producono soltanto tre reti, una miseria se si pensa che in Eredivisie ci sono partite che finiscono 8a1. A difesa dei bergomini si può ricordare che la formazione di casa vantava una rosa di quasi quindici unità, con tanto di allenatore pronto a gestire l'insolita abbondanza di ricambi. In più, a sciogliere ogni dubbio, c'è il risultato: un 3-2 che dà ragione al Radico, forte dei due gol del Depa (sinistro angolato e incornata micidiale) e della sassata morbida di Bonnie. I gol subìti fanno discutere (su deviazione il primo e su "jolly pescato" da Jorgensen il secondo). Ottima la prova del Sire, ecco magari venerdì prossimo evita di intingere i guanti nella vaselina prima di giocare ma per il resto grazie di esistere: la parata sulla sirena ci ha tolto quella che sarebbe stata una vera e propria gatta da pelare... vi immaginate un 3-3 preso a tempo scaduto cosa sarebbe potuto significare? come minimo altri soldi da spendere per il ricorso e gli avvocati... insomma, ringraziamo il Sire e godiamoci quest'altra vittoria. Un full per il morale.

mercoledì, ottobre 10, 2007

Il monoRadico / 2

martedì, ottobre 09, 2007

C siamo!

Una settimana iniziata con un'amichevole fissata "al buio" (come fanno bedofili e scambisti) non poteva che riservare un concentrato di emozioni. E così è stato. E' bastata la pubblicazione del calendario sul sito di Sportland per accendere gli animi dei Bergomini, già proiettati all'esordio casalingo con la Dinamo Arzaga: e dire che mancano poche ore all'appuntamento con il Corydoras, impegno da non sottovalutare in quanto ultimo vero e proprio test prima della grande sfilata.
Per i più distratti, ufficializziamo: giovedì sera tutti a Corvetto per confrontarsi con Gianni e compagni, con divieto di integratori post partita in vista dei controlli medici fissati per venerdì sera al Don Gnocchi. Seguirà un weekend di relax e poi il via. Arriveranno anche le maglie nere (mica si scherza qua) e venerdì 19 calcheremo per la prima volta quello che sarà il nostro campo di battaglia per l'intera durata del girone. 10 squadre, e almeno 8 dovranno soccombere dinanzi a noi, se vogliamo andare ai playoff. Quando non giocheremo in casa saremo impegnati il lunedì, il mercoledì e il giovedì: insomma, la Champions del martedì è salva, ma c'è il rischio che qualche mercoledì di coppa coincida con una trasferta, per quanto si tratterà sempre e comunque del campo "amico" di via Olivieri.
Nel frattempo, una faina ambasciatrice si è già adoperata per tastare il terreno sul fronte allenamenti: se gli Sparvieri accetteranno, prenoteremo settimanalmente il Maracanà di Piazza Tirana per una seduta di allenamento consistente in 15' di ziate e 45' di amichevole. Attendiamo speranzosi una risposta...

sabato, ottobre 06, 2007

Serata maglieeee

Nel puzzle made in Bonnie: la presentazione pacifica delle magliette e la manifestazione rivoltosa che ne è seguita, fuori dall'ambasciata di Sportland, al grido di "vogliamo ziareee!!"

lunedì, ottobre 01, 2007

Il monoRadico / 1

Il numero 1 della nuova stagione del Radico non poteva che essere dedicato al tema della maglia. L'onere e l'onore di portare stampigliato sul petto (qualcuno sulla panza) il faccione dello Zio Beppe meritavano di aprire quella che sarà sicuramente "un'annata straordinaria".
Anche perché, con tutta la fatica che ha fatto Casty per produrre una simile opera...
Adesso tocca a noi: onorarle, ma prima ancora inaugurarle, ma prima ancora presentarle. La serata ufficiale verrà presto annunciata. Poi si parte e non ci si ferma più.

 

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