LA SQUADRA COLOR BERGOMI

martedì, aprile 29, 2008

10^ COPPA PRIMAVERA

Detto così suona come un trofeo come tanti. La decima coppa primavera invece è il punto di arrivo di un percorso travagliato come potrebbe essere un minitour in minimoto nella barbagia della Sardinia. Ammettiamo che playoff e coppa amatori a 7 ci hanno un po' avviliti, per non dire castorizzati: nel giro di due settimane abbiamo perso tutto, un po' come il Getafe. Ma noi siamo Il Radico, siamo cera che quando si squaglia cade alla base della candela. Non siamo svaniti, siamo solo da manipolare, per tornare in cima, trovare una miccia e accendere il fuoco che è in noi.
La campagna acquisti è stata florida: tutti gli obiettivi di mercato sono stati raggiunti, la squadra è iscritta, il 12 maggio si comincia.
E noi faremo la parte del lupo, non certo dell'agnello.

giovedì, aprile 10, 2008

AMATEURS CUP: DON'T WORRY - IL RADICO 6-3

Ormai in casa Radico la sconfitta non fa più notizia. Tre su tre in Coppa Amadori, e quasi non sembra possibile che si tratti della stessa squadra che fino a qualche settimana fa ammazzava il campionato collezionando green beppes e usciva dai playoff grazie alle contorte elucubrazioni di Mara che avevano partorito la formula dei mini-tringolarini.
Un periodo buio che si traduce nell'assenza della foto prepartita, un rito a cui nessuno è sfuggito per mesi. Pioggia, buio, stampelle, arbitri e chiame: niente ha fermato quella che per Il Radico era diventata più di una haka.
Ci è riuscito il perfetto biscottazzo preparato nella gara precedente da Evolution e Riserve: talmente indigesto da far passare agli zii la voglia di fotografare e di giocare. Sapendo di essere già fuori dal torneo, le motivazioni possono essere pari a quelle del dottor House quando gli chiedono di curare una banale febbre. Suppostina e via: in entrambi i casi c'è qualcuno che non la prende troppo bene.
Gli zii iniziano a sentire il bruciore (o meglio, l'odore di bruciato) quando l'Evolutions, dopo il primo tempo concluso con un rassicurante margine di vantaggio, si ripresenta in campo schierando in porta Lupin, che dalla sua vanta una smisurata voglia di giocare. Un esperimento che gli Evolutivi, qualificati anche in caso di sconfitta, possono permettersi. Pronti via, le Riserve ci mettono poco a rimontare, con rete della vittoria finale siglata da centrocampo. Tutti contenti, tranne Il Radico che è fuori matematicamente.
A far montare la rabbia ci si mette pure un arbitro che, come è solito fare il Presidente di Banca Mediolanum quando si trova nel deserto, prende un bastone e delimita attorno a sè la sua area di competenza, limitandosi per il resto della gara ad allungare il collo fuori dal cerchio nel tentativo di scorgere qualche rimessa laterale o di intuire i corner.
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Arbitro o non arbitro, Il Radico è irriconoscibile. Nella mediocrità, spicca l'ardore con cui il Ballero si getta su ogni pallone, probabilmente nel tentativo di non pensare ai motivi per cui lui non sia in poltrona a godersi le scorribande della sua Roma all'Old Trafford.
In porta, la mano viola di Robbie fa sì che Siry torni al ruolo che era stato suo per le prime cinque e mezzo di campionato. Ma per un infortunio che viene ce n'è uno che va, e così Robbie può mettere alla prova il suo ginocchio sia in difesa che a centrocampo. Il parziale del primo tempo, con Il Radico sotto 3-0, è impietoso: l'unica nota positiva da registrare è il terzo rigore parato (su tre assegnati contro) dallo zio-portiere di turno: Siry contro Trattoria e Don't Worry, Robbie agli Sparvieri. Il contropiede del Depa nella ripresa sembra riaprire la gara, ma si tratta di un'illusione, e i Don't Worry tornano happy e a +3 nel giro di pochi minuti. Non sono illusioni, invece, i materialissimi missili sganciati dal Depa (una punizza-bumba-nell'incra, in termini tecnici) e da Bonnie, con un sinistro dal limite. La regola del 3 però colpisce ancora: pem-pem e i Don't Worry ristabiliscono la distanza. Triplice fischio, tutti a casa. Na-na-na-nà...

giovedì, aprile 03, 2008

AMATEURS CUP: IL RADICO - EVOLUTION 4-5

Riassunto della puntata precedente: Il Radico, in seguito ad una caduta dal settimo piano, si accorge di essersi slogato soltanto una caviglia. Si sta beando della sua fortuna quando viene investito in pieno da un camion, che lo lascia mezzo vivo e mezzo morto a pochi giorni dalla decisiva partita di Coppa contro l'Evolution.
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I soccorsi per fortuna sono immediati. Il Radico respira ancora, la speranza di tornare grandi c'è, e il viaggio verso il Pronto Soccorso è caratterizzato dall'ottimismo dell'ambiente. Certo che però, se una volta arrivati all'ospedale chi ti dovrebbe salvare la vita confonde "ortopedia" con "mastoplastica", allora è proprio sfiga. Ne guadagni in aspetto fisico e tutti ti fanno i complimenti, ma le ossa, dentro, restano rotte.
Tutta colpa del primario, sono le prime voci di corridoio e di spogliatoio. Un arbitro incapace di vedere tre falli di mano in area spaventosamente netti, e allora inizi a capire come possa confondere una gamba rotta con un seno nuovo. Mettiamoci pure i quattro pali colpiti dagli zii (tre, più uno regalato da un avversario con un intervento kamikaze verso la propria porta) e la frittata è fatta.
I due gol in apertura del Depa, e quello del provvisorio 3-1 firmato da Siry, diventano inutili e la rimonta Evolutiva si compie. Sul 3-5 Michael, per tutti ormai Balotelli anche se nessuno sa il perché, ha un sussulto d'orgoglio e infila la punizza del 4-5.
E adesso? Ironia della sorte, i calcoli della Pellese ci dicono che ci sono ancora possibilità, in un girone che, a una giornata dalla fine, vede Il Radico ultimo a 0 punti, a pezzi nel fisico e nello spirito ma con un seno nuovo da fare invidia ad Anna Carangelo. Con la sfiga che abbiamo, è tipico che il prossimo arbitro sarà donna o gay.

 

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