LA SQUADRA COLOR BERGOMI

venerdì, giugno 05, 2009

DEMOS IMMOBILIARE - IL RADICO 2-2

Demostrazione di fuerza. E' stata ribattezzata così l'operazione Demos, un pareggio in 6 contro 8, senza voler istigare nessuno. Primi contro secondi del girone A, il più tosto della Coppa Lombardia di Sportland, che realizza sì i tuoi sogni, ma spesso te li fa arbitrare da scandali del fischietto provenienti dall'alta scuola della Gea.

La Demos è una delle squadre candidate al titulo, sicuramente la candidata numero uno per il primato del girone del Baggio2 (maledetto quel 4-4 coi fiocchi rosa). Ma questo Radico non è inferiore a nessuno, è ora di dirlo.
Senza il Pavone di Arenzano (Delfino non gli è piaciuto) e la Kapakkia dalle lenti blu, i Bergomi puntano la sveglia alle 19 per un ritrovo in allegria alle sette e venti e partita alle otto.

Perso il palla-o-campo, una volta che era importante perché a quell'ora il sole tramonta a favore delle ville a schiera di via Cardinale Tosi, il Radico decide che non può perdere anche la partita. L'aria però non è la stessa di sempre, la bocca si secca e l'ossigeno non ossigena. Si gioca in condizioni non ottimali, ma così è.
In questo contesto, su calcio d'angolo, arriva il pungente vantaggio della Demos. Difesa del Radico immobiliare e piattone vincente di Stefano Marino. Qui i biancoverdi devoti alla compravendita di case si sentono la partita in pugno. Vittoria, successo, è fatta, chiusa: tutti i sinonimi di "partita vinta" frullano nelle teste di Manzi e compagni. Errore fatale, contro questo Radico.

Adebartol è il tipo che si fa piegare da un gol? no. Adebartol è tipo da non pensarci due volte e fare l'1-1? sì.
A parità avvenuta e santificazione del Maradonino delle Fiandre in stato di attesa, il Radico si ricompone. Pelly e il Cunctator chiudono tutti gli spazi e Coccia se ne accorge in prima persona. Anzi, diciamolo, la Demos non avrebbe più trovato il gol, nemmeno ricorrendo alla minnella di Munnucci, se Manzi non avesse sfornato il tiro della life, una sleppa all'incrocio dei pali imparabile persino per il Sire. Un gol da applausi, in una partita primi contro secondi. Rovinata da un arbitro che decide di fischiare tutto contro il Radico.

Accento romano e fischietto monouso (solo contro il Radico), l'inviato di Mara&Badini non dev'essere un fan sfegatato dello Zio Beppe. A saperlo però le pettorine le mettevamo noi. E invece un fallo tira l'altro e la Demos ci marcia. Troppa confidenza però porta a un fallo di quelli che anche il tuo allenatore ti fischierebbe contro, e come dice la canzone: "punizione, tira Adebartol".
L'esito è sempre quello. Ci sono i colli belgi nelle traiettorie di Ade, c'è il dialetto fiammingo nel vento spostato dalla palla comandata dal suo sinistro. C'è il 2-2.

Turbato dal pareggio, l'arbitro si chiude in un silenzio che penalizza il Radico, non fischiando più nulla a favore di chiunque non indossi pettorine. Il Cunctator non ci sta e spara la doppietta: bestemmia+vaffanculo. L'azione dell'imprecazione non finisce più ma l'arbitro si tatua il numero 4 sul lembo di cervello che presiede la memoria a breve termine, per poter punire a dovere chi l'ha ingiuriato. Il cambio lampo non basta a evitare il patatrak e il Radico è obbligato a giocare in sei.

Sei contro otto, cvd. Un'altra partita ha inizio, la partita della fortezza. Il Sire comanda la squadra, che si trasforma in una corazzata. Un solo brivido, quando il palo diventa enorme e tifa Bergomi, salvando la pellaccia. Poi, quasi il miracolo con Adeba che prova la maledetta da centrocampo.
Finisce 2-2, risultato che sarebbe buono se non esistesse quel 4-4 che ancora grava su tutti noi. E che ci obbliga a percorrere una sola strada per arrivare ai playoff: vincerle tutte.

4 Comments:

Anonymous bonnie said...

questa è poesia.
anche il pezzo sul "lembo" di cervello

5/6/09 11:34 AM

 
Anonymous un animale utile said...

io inizio a scaldarmi

5/6/09 11:36 AM

 
Anonymous l'allievo di dieguzzo said...

mister, anche io e i miei compagni siamo pronti!

5/6/09 11:40 AM

 
Anonymous pantaleo fayno said...

pumello, tu scaldati a dovere che mercoledi avrai la numero 11

bimbo di unmetroeottantacinque, tu invece continua a gustarti il tuo lecca-lecca: il regolamento parla chiaro, niente primavera, beretta, giovanissimi o allievi... continua a sognare, perché il Radico rimarrà un sogno per te

5/6/09 11:43 AM

 

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