LA SQUADRA COLOR BERGOMI

sabato, aprile 04, 2009

CRAL - IL RADICO 3-2


Sarebbe stato bello poter sintetizzare Cral-Radico descrivendo un'unica azione. 10 interminabili secondi, 10 tocchi felpati, 10 avversari (i 7 del Cral più i tre figli di Hubner dietro la rete) in bambola. Il 10 sulla schiena. E' il 10' della ripresa quando lo spirito di Maradonino si impossessa del corpo della Fayna e stoppa un rilancio poco oltre la trequarti. Da qui, Lafa inizia a scrivere un pezzo di storia di Sportland. Ne salta uno con la suola, un altro in scioltezza, finta una rabona e va sul fondo lasciando il terzo di sasso, poi rientra all'improvviso mandandone un altro ancora alle cozze. A quel punto, quando tutti si aspettano il passaggio per un compagno a centroarea, scocca un tiro che non ha nulla della "mozzarellina" che ha reso celebre la Fayna. Potente e preciso, l'unica traiettoria possibile per inquadrare la porta da quella posizione. Palla sotto il corpo di Muslera, palo, rete e delirio. La Fayna diventa Tardelli con la faccia di Bergomi sul petto e viene portata in trionfo dalla squadra. Un arbitro normale, dopo aver visto un gol del genere, fischierebbe la fine e manderebbe tutti a casa. Ma è possibile che l'arbitro non abbia visto manco quello.
Sarebbe stato bello poter sintetizzare Cral-Radico descrivendo quest'unica azione. Ma il gol della Fayna è solo l'1-2 provvisorio dopo il vantaggio di VeronVeron (diagonale secco, servito dal filtrante di Adebartol) e il pareggio su sfortunata deviazione della Pellese.
Purtroppo anche gli avversari hanno i loro segreti. Quello di Hubner, esperto attaccante del Cral, si chiama "parastinchi". Su consiglio dei suoi avversari si decide a indossarli nella ripresa e, come Sansone, ritrova le forze. Prima, la forza per fare la torre e servire un compagno a rimorchio, che spara a botta sicura il gol del 2-2. Poi, la forza per spostare la Pellese, sotto gli occhi bendati di un arbitro che forse guardava ancora le scarpe verdi del Depa, e per andare a insaccare di testa solo soletto.
Finisce 3-2. E non si può neanche festeggiare a dovere il ritorno al calcio del Ballero, il caro vecchio "TrenoMerci". Non ci resta che chiedere a Lafa che sse magnato prima della partita (bresaolina di Varenne?) e imitarlo mercoledì: ci aspetta una partita da "dentro o fuori".

1 Comments:

Anonymous Miguel Veloso said...

Ma quello che appoggia la mano sul pallone è Joao Maradoninho?

4/4/09 12:20 AM

 

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