DINAMO ARZAGA - IL RADICO 0-1

E' un Radico old-style. Profetico Sauro, che in risposta al forfait di Kapakkione l'aveva detto: "Capa, ti perdi il match dell'anno, proprio di mercoledi sera con pioggerellina fitta battente...atmosfera tipo champions".
Nulla meglio di queste parole può spiegare Dinamo-Radi, un evergreen che non delude mai. Un solo cambio a testa con le due squadre che quando sono l'una contro l'altra danno muscoli e anima. Si inizia con la Dinamo più pericolosa e un Radi molto chiuso, ma alla prima azione buona il tiro di Depa respinto è cacciato in rete da un Bonnie che nel riscaldamento su campo a 11 aveva piazzato una punizza da pallone d'oro e un'incornata alla Bierhoff.
Sullo 0-1 parte una sorta di catenaccio stile anno scorso. Lo spirito di Robi, assente senza preavviso, aleggia sulle maglie nere bagnate dalla pioggia. E' un Radi che resiste e difende coi denti ogni singolo ciuffo di erba sintetica, ma per farlo, a un certo punto, ricorre all'uncino di Pelly. E' in area quando arpiona chirurgicamente la tibia di capitan Arzaga, che chiede il rigore e lo ottiene. "Tanto te lo paro" dice il Sire. 'Un-metro-e-novantadue' aveva già indovinato l'angolo, e infatti tak. Parata e risultato salvo. Si ritorna a proteggere l'alveare anche se nella maggior parte dei casi è proprio l'ape regina a fare da sé: un Sire che sventa di tutto con una semplicità che fa passare in secondo piano i suoi interventi.
Poi è intervallo, pochi minuti di incoraggiamento reciproco e ancora dentro. Ripresa con tanti brividi, ma dopo un paio di occasioni davvero pericolose è ancora il Radi ad andare vicino al gol della security, prima con un palo di Diegao e poi sull'asse Fay-Pelly con la Pellese a un pelo dal 2-0.
Poi la stessa Pellese si occupa di tutte le rimesse laterali in attacco e viene invitata a ordinare anche un cappuccio, il tempo stringe e l'adrenalina sale. Ultimi attacchi Dinamo ma non ce n'è, teniamo e finisce 0-1. Cappuccio e brioche.