LA SQUADRA COLOR BERGOMI

mercoledì, maggio 20, 2009

IL RADICO - LOBOTIC GRIMALDI 8-2

E meno male che non doveva esserci. L'undicesima tappa del Giro d'Italia minacciava di portarsi ad Arenzano VeronVeron, grande protagonista nella mitica serata di Radico-Lobotic. Per l'occasione VeronVeronVeron. Una tripletta tutta nel primo tempo che rafforza il vantaggio dopo il prepotente gol di Diegao nei primi minuti.

Ma il trucco di questo Radico che ha preso coscienza di sé non può essere svelato qui. Kapitan Kele ci legge, e gli Evolution ci aspettano al varco. Martedì, per l'esattezza. E' solo per dovere di cronaca che mettiamo a verbale il sigillo del Cunctator al suo esordio: grazie al suo crapottino all'intervallo contiamo cinque gol. Cinque volte quelli presi dal Sire, visto che pare sia giunta l'ora che ritorni lui a custodire la sagrada porteria.

Cinque a uno a metà dell'opera è un risultato confortante, ma i Lobotic hanno esperienza e curriculum, mai sottovalutarli. Qualche mese fa ci saremmo fatti rimontare, magari. I primi caldi e le amiche zanzare invece ricordano ai bergomini che la sofferenza è necessaria, e va da sé un secondo tempo coi fiocchi.

Prima Red Bull Depa si inventa un gol di putenza che va nell'indentro dell'incrocio, geometria applicata alla fisica. Una bumbazza imparabile, detto terra terra. Poi Adebartol innesta la marcia trionfale e sifona due volte il portiere lobotico, uno di testa (azione molto bella, da calcio totale dell'Olanda di Crujff), l'altro col suo sinistro al veleno.
I tre gol della ripresa si sommano ai cinque del primo tempo e fanno otto. Il Sire si concede una non parata per tempo e ne becchiamo solo due. 8-2, come l'anno di nascita di Diegao e della Fayna, se togliamo il trattino.

Nel finale, una scivolata di Pelly a risultato acquisito è l'esempio di come si gioca, di come bisogna interpretare le partite dal primo all'ultimo minuto, a prescindere dai numerini scritti sul quadernino dell'arbitro. "Alessandro Nesta!" è la reazione del Cunctator, che sogna ad occhi aperti, fino ad accorgersi poi, negli spogliatoi, che più che di Nesta si trattava di Marco Van Basten: scamosciato in renna (con 30°C e umidità degna della foce del fiume Niger) e mazza da golf in spalla. Dopo Rocky Diegoa è nato Van Pelly, la via della virtù.

12 Comments:

Anonymous vi dice qualcosa questo? said...

...

20/5/09 3:40 PM

 
Anonymous siriglio said...

Sapete che cosa penso? Che ieri sera siamo stati formidabili.

20/5/09 5:54 PM

 
Anonymous mara said...

ragazzi, per quanto mi riguarda siete la squadra della settimana

20/5/09 7:56 PM

 
Anonymous giampiero said...

prontooo? prontoooo bbaraaa? bbbittttttiicccccccaaaaaa!

20/5/09 10:15 PM

 
Anonymous Capitan Kele said...

Io vo leggo e vi temo come vi ho temuti per tutto il campionato....dobbiamo sempre giocare al 100% quando vi affrontiamo altrimenti sono dolori!!
Complimenti per aver battuto la seconda squadra del campionato!!
Noi abbiamo grossi problemi di formazione in questo periodo e lo testmonia la batosta con La giada ma venderemo cara la pelle!!

20/5/09 11:38 PM

 
Anonymous fay said...

un mito

20/5/09 11:39 PM

 
Anonymous una spia del radico said...

capitan kele, ti ho visto al parco di trenno che ti allenavi in gran segreto....

20/5/09 11:41 PM

 
Anonymous Bisnonno della spia said...

Ciao a tutti.

21/5/09 9:49 AM

 
Anonymous una renna scamosciata said...

bella giacca pelly

21/5/09 3:38 PM

 
Anonymous un topo volante said...

bel cappotto

21/5/09 3:39 PM

 
Anonymous Un Petroliere said...

Studia sempre il terreno di scontro

22/5/09 12:25 AM

 
Anonymous Capitan Kele avvilito e deluso said...

C.V.D...........

23/5/09 3:43 AM

 

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