LA SQUADRA COLOR BERGOMI

giovedì, ottobre 29, 2009

3^ GIORNATA: ELITEL - IL RADICO 4-0

Sportland Channel inquisisce la Fayna. L'appello dei tifosi: "Datti al tennis!"

Tre punti in tre partite, come l'Inter in Champions. Quest'anno è dura, Mara&Antonio ci hanno messo in serie A e la profezia di Mister Kele comincia a rimbombare nelle nostre orecchie: saranno mazzeit.
Dopo il 9-3 di Cimiano con i campioni del 3S, che ci sta pure perdere, al Bettinelli è l'Elitel a darci una bella lezione. Pesa lo zero nei gol fatti, che a memoria si fa fatica a ricordare se sia mai successo. La squadra non gira, si gira invece il ginocchio di Robi, quello sì.

Il Sire in porta para, ma senza di lui l'attacco geme. Nessuno corre, l'età comincia a farsi sentire. Poche idee, pochi spunti, pochi passaggi, due tiri. Ci vuole una svolta.


L'ESEMPIO DEL GIORNO. La Pellese non si dà per vinta nemmeno sul 4-0

domenica, ottobre 18, 2009

TROVA LA PELLESE

Prova a scovare la Pellese nel marasma della presentazione dei campionati Sportland. Hai tempo fino alle 23:59 del 22 ottobre!

martedì, ottobre 13, 2009

1^ GIORNATA: IL RADICO - IENACLEVA 6-3

Lo siamo stati. Questa è la risposta alla domanda con cui ci eravamo lasciati dopo l'amara amarezza amarena. Esordire in serie A con una gustosa vittoria, però, è un buon viatico per sciogliere la delusione di una Champions lasciata lì, soprattutto se nella partita dopo di noi scendono in campo Lobotic e Dinamo Arzaga, agli ordini del calendario di serie B.

La prima in A, quindi: A come Adebartol, che dal "Lutto in una Notte" del 5 giugno aveva parcheggiato nel cassetto la sua numero 27 per dare tempo al ginocchio di riformarsi. Il certificato medico last minute di Diegao, conseguito giocando al dottore con la sua amichetta, permette al Radi di poter far fronte alle assenze altrettanto last minute della coppia Carrefour Miki-Sauro, mentre Bonnie si riconferma psicologo della panca, abbandonato però dal tattico: almeno lui, il Cunctator, è quasi sano e si sistema in difesa.

Parte bene il Radi, c'è tranquillità e armonia. Una panca di lusso contiene l'Adepa, come tenere lo champagne sul balcone. Tanto in campo c'è il Sire: la sua bontà lo induce a usare il primo tempo per studiare l'avversario per lasciare la gloria del gol al Cunctator, rigenerato dalla tappa ad Assisi. E quando la Cuncta disegna la parabola perfetta tutto lascia pensare al Radi di due anni fa che congela le partite sull'1-0. Peccato che Diegao decide di regalare un po' di suspance al pubblico lasciando libertà assoluta a John Carew: testa da due metri, 1-1.

Intervallo all'insegna dei reciproci commenti: "Dai che loro hanno solo il 20" - "Dai che loro hanno solo il 13" (quel bonnie lì, ultimamente...). Poi si riparte col cagotto bussante: gli Iena sprecano due occasioni e il Radico appunta sul suo taccuino: "Questi sono errori che si pagano". Di lì a poco infatti Adeba rispolvera i suoi superpoteri e lascia partire una lasagna delle sue che va nell'indentro dell'incrocio. Un prodigio di madre natura.
"Adeba comanda color... 2-1!" è il grido della folla. Come può una Ienacleva non abbattersi dinnanzi a cotanto gollame? Difficile non farlo, e come non detto il 3-1 e il 4-1 susseguono come tori per le vie di Pamplona nel giorno di San Fermìn. Sono perle del Sire e di Veron, perle di una collana che però è ancora incompleta. Perché una parata di Pelly riapre il sussidiario a pagina 42, che con il trattino in mezzo fa 4-2. Robbie che subisce gol su rigore? sì, la prima in serie A regala anche queste sorprese.

Ma a casa Radico 4-2 non fa rima con rimonta. Ecco allora che ancora Siry e Rocky Diegoa riaggiustano i conti. Una bombazza di Diegao e una delicattessen del Sire, tipo patisserie. Finisce come l'autobus che fa da De Angeli a Quartiere Olmi, la 63. Ma col trattino in mezzo.

venerdì, ottobre 09, 2009

FINALE CHAMPIONS: LOBOTIC - IL RADICO 6-5


Ancora una volta, la nomina di "squadra della settimana" sul sito di Sportland è foriera di sciagura. Il precedente della Bufala Campana torna a riecheggiare dopo il 6-5 nella finale di Champions con i Lobotic, che mai avevano avuto la meglio sul Radico in due anni di battaglie.

Tra rammarichi e schiamazzi, tra chi la prende con filosofia e chi non ci dorme la notte, non resta che ripartire dalla Serie A che ci aspetta e prenderci il plauso che ci fa Sportland, sperando che almeno quello non porti sfiga.

Su, forza. 13 ottobre: Ienacleva, saremo mai all'altezza?

sabato, ottobre 03, 2009

SEMIFINALE CHAMPIONS:
GRUPPO TNT - IL RADICO 4-8

Con Pellese a Verona, Veronese a Pellona (frazione di Arenzano) e il Cunctator in pellygrinaggio ad Assisi, il Radico rispolvera il Puma dall'archivio dei propri tesserati. Ritenuto sprecato per la fase a gironi, il Falcao di Melendugno si presenta ignudo alla chiamata per la semifinale di Champions. A vestirlo non c'è S. Francesco, impegnato con la Cuncta, bensì la Faina, che lo copre da capo a piedi ad una sola condizione: "Portaci in finale".
Una richiesta buffa per chi è stato forgiato dalla lava del Vesuvio e asciugato dal vento della Puglia: qui non si esagera, Achille al Puma gli porterebbe l'asciugamano. E i Ferrero Rocher, all'occorrenza.

Partiamo dal fischio d'inizio: Diegao, cosparso di antigelo per contenere il dolore a un piede, si sistema al fianco di Sauro; Depa-Fay sulle fasce, Maigol puntero e Lui ovunque. I TNT appaiono da subito ben organizzati ma si accorgono presto di una certa differenza con le concorrenti del loro girone del Quanta Village. Al Radico, infatti, padrone di casa quando si gioca "in the cage", non occorre molto tempo per trovarsi sopra di 2. Il vantaggio è un invito a nozze del Puma per il Depa, il secondo un velo del Depa che propizia il gol del Puma. Arriva anche il 3-0, su un rigore che Sauro lascia con grande generosità al Divin Pumino. Il rassicurante parziale non deprime comunque i TNT che dimostrano una maturità esemplare. Alla prima minima distrazione del Radi infatti colpiscono, con un double che riaccende di colpo le loro speranze. A riportarli nelle tenebre ci pensa ancora Lui, questa volta con una punizia che non si può spiegare a parole.

Il secondo tempo sprigiona un dosaggio non indifferente di adrenalina, con i TNT mai disposti ad arrendersi che sfruttano bene due errori difensivi del Radi, ma senza riuscire ad acciuffare il pari in nessuna circostanza: grande merito va al Sire, tornato a riadunare tutti alla bandierina dopo i gol, e allo splendido Diegao, rigenerato da Perù ed Ecuador. Un Diegao così in forma (quattro partite da comandante) non si era mai visto, e sorgono spontanei dubbi su quali tipi strani di radici si sia portato come ricordo della terra dei Maya.

L'8-4 finale è un bel biglietto da visita per mercoledì 7, che essendo il compleanno di Diegao va celebrato con un trionfo. Ci troveremo davanti i Lobotic, ma loro, rispetto ai TNT se la dovranno vedere con i rientranti Pelly, Cuncta e Veron, fresco di Laurea. Ecco, un altro motivo per festeggiare...

 

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