LA SQUADRA COLOR BERGOMI

martedì, settembre 25, 2007

Un poker per il morale


E' andata bene la seconda uscita di precampionato, benone se si considerano gli acciacchi che si sono trascinati al Vismara quattro degli otto convocati da zio Bergomi: verrucone all'alluce per Pelly, microfratturina (sempre all'alluce) per Kapakkione, mal di golino (per fortuna non all'alluce) per Roby e condromalacia rotulea per la Fayna. Tutto a posto invece per "el principe" Calò, che prima del match si concede una fresca coca-cola alla facciazza di milanlab e in barba a ogni dettame di Diegone, esponente di spicco della sacra scuola di Tirelli.

Avversario di turno i T'Appost, squadra ormai collaudata e "abituet" dei tornei Sportland, capitanata da un Marco Cattaneo in versione Catania. Il Radico può finalmente contare sul Sire in porta, con tanto di guanti freschi di PuntoCalcioRembrandt, ma deve fare a meno di tasselli del calibro di Bonnie, Ballero e Miki.

Vige la regola de "l'ultimo arrivato parte in panca" (che è un po' quella che usava Lippi ai mondiali) e tocca a Diegone cominciare da "motivatore/mister" al di fuori del rettangolo di gioco. La squadra appare organizzata e vogliosa di vendicare il disordine tattico evidenziato in piazza Tirana contro la Lavelli, e la differenza si nota da subito. Dopo pochi minuti la Fayna inaugura il sinistro di Dio con un doppio tiro mancino: il primo è respinto ma il secondo non perdona. Passano i minuti e giocano bene: Pelly e Robi impostano e proteggono, Calìa sfoggia i suoi microelastici e un paio di tunnel, Diego e Depa danno prova della loro esuberanza fisica, e in fascia, su invenzione di Pippo Calò, nasce una stella: Kapakkione cavallo pazzo. E' la Kapakkia la scoperta della serata. Corre, scarta, sfrutta le sue lunghe leve per seminare il panico nella metà campo avversaria. E segna. E' suo il secondo sigillo, ma il Radico non ha intenzione di fermarsi a due, ed ecco che Diegone punisce di testa per il 3-0. Con i T'Appost in confusione, gli zii provano ad allenarsi nel possesso palla, senza però annullare il coefficiente di ziate, che ci vuole sempre. La migliore della serata è firmata Kapakkione, che secondo autorevoli voci avrebbe scoperto la ricetta del teletrasporto per farne uso in occasione dei suoi dribbling. La Kapakkia preferisce però nascondersi dietro un velo di modestia dichiarando a TeleRadico: "voto la parata su punizza del Sire e l'euro-gol della Fayna come migliori high-lights della partita".

"Quale eurogol della Fayna?" si chiede un ragno dal paradiso degli animali.

sabato, settembre 08, 2007

La prima è libera


Non poteva che essere il soffice sintetico di Piazza Tirana a fare da scenario (e, a giudicare dalle foto del pregara, da scemario) in occasione del primo test stagionale. L'amichevole tra Il Radico e La Lavelli doveva essere trasmessa su Rai Educational alle ore 21, ma il furto delle telecamere da parte di ignoti ha cambiato il programma, facendo slittare il fischio d'inizio di un'ora e privando milioni di telespettatori di cinquantacinque minuti di puro spettacolo.

La neonata squadra devota a Beppe Bergomi si è presentata con due cambi a disposizione ma senza altrettante pedine fondamentali: il Ballero e Sir Alex, il primo di ritorno da una rapina a Roma, il secondo impegnato a ritirare il premio di "Dipendente del mese Ikea" consegnatogli a Stoccolma da Glenn Stromberg e Sandra Milo, nelle vesti di madrina della serata.

L'onnipotente Sire ha trovato comunque il modo di fare la sua apparizione da spettatore al fianco di un puntualissimo Felice Aversa, potendo rilasciare le sue impressioni in diretta ai microfoni di Bonnie.

Partita che comincia in discesa, Il Radico sorprende Nikodejan e compagni sfruttando gli ampi spazi che La Lavelli, iscritta al campionato di eccellenza di calcio a 5, è abituata a vedere soltanto in televisione. E' il Depa a prenotarsi come bomber del precampionato, aprendo le marcature di una partita destinata ad essere un concerto di gol. A lui segue Bonnie, e il 2 a 0 illude i bergomini di poter vincere a mani basse, ma La Lavelli si rivela essere un diesel: una volta prese le misure (ma soprattutto, facendo scontare a Nikodejan il suo turno in panca) gli ospiti ribaltano il risultato varcando per tre volte la linea protetta da Robbi, il portiere dai guanti di lana.

Il possesso palla della Lavelli sembra voler congelare la partita, ma la Fayna non ci sta, e riacciuffa il pareggio su un ottimo spunto di Diegao. Palla al centro e immediato 4-3, firmato ancora Depa da fuori area. Sembra fatta per Il Radico, ma l'emozione e il disordine tattico non giocano a favore dei ragazzi. La Lavelli preme l'acceleratore e ribalta a sua volta il 4-3 in un 4-8 che non si può nemmeno definire tennistico. Nel finale arrivano però due lampi di luce che riportano la speranza in vista della seconda prova costume: dapprima una girata in area di Kapakkione, l'uomo dal sinistro che non perdona, e come epilogo massimo, mega aurelio e gol alla Rodrigo Taddei del Depa, che firmando l'hat-trick si porta pure a casa il pallone (anche perché era il suo).

Finisce 8-6 per la Lavelli, in somma tanti goals e tanta simpatia. Beppe Bergomi sarebbe fiero di noi.

 

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